Anche in Italia sta per uscire l’ultima prova cinematografica di Mark Romanek, terza a distanza di quasi dieci anni dall’ultima. L’autore meglio conosciuto come regista di videoclip ha collaborato con artisti dai nomi prestigiosi come Michael e Janet Jackson (“Scream”, “Got ‘Til It’s Gone”), Lenny Kravitz (“If You Can't Say No”), Macy Gray (“Do Something”) Fiona Apple (“Criminal”). Due dei suoi video fanno parte della collezione permanente del MOMA di New York (“Closet” dei Nine Inch Nails e "Bedtime Story" di Madonna). Come molti artisti che vengono dal mondo pubblicitario e del videoclip Romanek fatica a funzionare al cinema. E questo nonostante l’eleganza stilistica e l’attraente stile visuale. Più vicino a Tarsem Singh che a Spike Jonze e Michel Gondry, coetanei che si sono mossi nello stesso campo, è fra tutti il più coerente e asciutto. “Never let me go”, in italiano “Non lasciarmi”, è l’adattamento di una novella di Kazuo Ishiguro. Il film è accattivante e conquista con le sue atmosfere rarefatte, già dalle prime inquadrature. Purtroppo non esprime appieno tutte le sue potenzialità. La storia si svolge in un’ epoca appena futuribile e in un arco temporale non ben distinto. Tre ragazzi crescono in un bel collegio. Tutto sembra perfetto. Aleggia un certo senso di inquietudine, tra la frustrazione di chi non può essere amato e le pulsioni represse di chi non può amare. Gli studenti sono in realtà contenitori di organi. Vengono privati di parti del corpo, operazione dopo operazione, finchè cedono alla morte. Il film è difficile. La trama complessa. Non funziona perché il messaggio è ambiguo e sfuggente. In questi giorni di tragedia dove si prospetta un futuro agghiacciante “Non lasciarmi” amplifica la sensazione condivisa di impotenza, caducità e insensatezza della vita.![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB5ZCgoEa3xO1eHcx7Xt6lglWoO3DUZVGrLM0H5UtnRPH_ARQn5GG9_LHnxgwiJhj5lMOPXormAUyuLAkD0U5qkfan85R4G_C9Jw1l02e7EirJCfCwsxY-ubLNsepvNcbF1ja-deWIj88W/s320/never.jpg)
Cast notevole per l’occasione con Carey Mulligan (“An Education”, “Wall Street – Il denaro non dorme mai”) nel ruolo di protagonista, Keira Knightley a sorpresa in un ruolo di supporto e un cameo della sempre favolosa Charlotte Rampling.
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